Jack Foley e Karen Sisco: il loro incontro non potrebbe essere piú impensato. Lei gli punta la pistola in faccia. Lui la spinge nel baule dell'auto di Buddy, suo amico e complice di sempre, e vi si chiude. Nel buio del bagagliaio, pelle contro pelle, il criminale e lo sceriffo scoprono di essere irresistibilmente attratti. Da qui, un serrato vortice di incontri, scontri, fughe, ricerche che li porterà dalle strade di Miami al gelo di Detroit, tra piccoli delinquenti e spietati assassini. Finché i ruoli di cacciatore e preda si confondono, e i protagonisti si perdono nel passaggio stretto e arduo che divide ragione e sentimento, amore e dovere. Elmore Leonard torna con un'avventura drammatica e sensuale, in bilico tra ironia e tragedia.
Carmen e Wayne Colson sono due persone normali, segnate dalla vita, che hanno ormai accettato un'esistenza ordinaria, fatta di piccole cose e di pretese ancor più modeste. La loro unica colpa: trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, e sventare, più per istinto che per ragionamento, un tentativo di estorsione violenta. Da quel giorno, niente sarà più lo stesso.
Considerato dalla critica uno dei capolavori di Elmore Leonard, il libro ha ispirato il film omonimo, diretto da John Madden, con Mickey Rourke nella parte del killer Blackbird.
Scritto a 79 anni, Hot Kid "è il romanzo perfetto di un autore al massimo della sua forza. Leonard non cerca di impressionare nessuno se non forse se stesso, un ragazzino degli anni Trenta affascinato da una generazione di banditi e desperados, sempre con un'arma spianata. E intrattenendo quel bambino di tanti anni fa, finisce per deliziare anche noi lettori".
A Gibuti nessuno è quello che sembra, e soprattutto quello che ci si aspetterebbe che fosse. Il capo dei pirati gira in Mercedes e ha fama di benefattore, mentre il suo migliore amico, un diplomatico sudanese, intrattiene rapporti con personaggi sospetti. Un mondo da esaltare con la cinepresa, anche se, più che a un documentario, il prodotto finale rischia di somigliare a un film di Hollywood...
Piste polverose che solcano il deserto. Cappelli Stetson calcati sugli occhi. E fucili a canne mozze, canyon, saloon, 'corral' -e sceriffi, cowboy, cavalleggeri. Apache. È questo il mondo che Elmore Leonard esplorò negli anni Cinquanta, fin dal suo esordio con "La pista apache": alcuni indiani ribelli e un bianco, Travisin, che per vincerli usa non tanto le armi, quanto l'intelligenza e una lealtà tale da guadagnargli il rispetto anche dei nemici. Sono cosí, gli eroi di Leonard.