Valérie Tong Cuong e L'Atelier dei miracoli

"Noi ricostruiremo il quadro della sua vita, glielo prometto, mia cara, e sa cosa le dico? Se mancherà di qualche colore, ebbene ne fabbricheremo di nuovi".

A chi, nella propria esistenza, non piacerebbe avere una seconda possibilità, un servizio completo per effettuare un "cambio tutto e ricomincio da zero"? Nel regno delle parole può succedere. Capita, ad esempio, ai tre protagonisti di questo delicato e toccante romanzo della francese Valérie Tong Cuong, appena pubblicato dai Tipi di Salani. Quando pensano che ormai il grigiore della loro vita sia irrimediabile, Milly, Mike e Mariette - tre "eroi" del quotidiano, maltrattati dalla vita e profondamente infelici - incontrano Jean, il benefattore dell'Atelier dei Miracoli. Come quello di un orologiaio, il suo laboratorio ha una missione: garantire la riparazione della meccanica (umana), fabbricando per i suoi clienti vite nuove di zecca. Nuova identità, nuovi vestiti, nuove case, nelle quali saranno felici. Ma si può davvero fare tabula rasa del proprio passato senza affrontare i suoi fantasmi, mentendo a sé stessi e agli altri? Ed è poi così scontato che il misterioso benefattore faccia tutto in nome dell'altruismo senza trarne nessun beneficio?
Svelandoci la meccanica dei cuori dei tre protagonisti, la Tong Cuong costruisce una storia sul senso della vita, il significato della solitudine e la complessità rapporti umani. Ma L'Atelier dei miracoli è anche "un libro su ciò che ciascuno di noi possiede, e che appare quando la nostra vita prende una direzione inaspettata". 

Nel 2013, questa storia si è aggiudicata in Francia il Prix de l'Optimisme, perché mette il buon umore. E questo è già un ottimo punto di partenza per apprezzarla. Se la si legge, poi, è molto difficile non rimanerne profondamente colpiti, perché l'autrice si rivolge intimamente a ciascun lettore e ciò che accade sembra scritto proprio pensando a noi.

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