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Per ogni personaggio femminile che prende la parola in un film americano per famiglie ce ne sono circa tre maschili: questo è quanto è emerso da uno studio sponsorizzato dal Geena Davis Institute on Gender in Media, che ha preso in esame venti anni di film e programmi TV per ragazzi al di sotto dei 13 anni (dal 1990 al 2010). In pratica, se i personaggi femminili aumenteranno con il ritmo attuale, la parità nei ruoli cinematografici verrà raggiunta tra 700 anni.
Il cinema non è che un esempio della disparità tra uomini e donne, che continua a sussistere nella maggior parte dei settori che vedono coinvolti entrambi i sessi. E' passato solo un anno da quando Sheryl Sanberg, direttore operativo di facebook, ha invitato pubblicamente le donne a farsi avanti nel mondo del lavoro. La strada da percorrere per recuperare il gap che ci separa dai maschi è ancora lunga e la Giornata internazionale dell'8 marzo - la Festa della donna - deve servire per riflettere: sia sulle conquiste sociali, politiche ed economiche raggiunte dalle donne, sia sulle discriminazioni e le violenze che continuano ad averle come protagoniste. Ecco un po' di spunti libreschi per ragionarci sopra: su cosa vogliono oggi le donne, su come sono e su cosa possono fare per farsi ascoltare.
Romanzi, saggi e storie vere che raccontano desideri e aspirazioni al femminile.
Tra romanzi e storie vere, tanti punti di vista sul rapporto tra madri e figli, a volte non idilliaco, altre tragicamente sbagliato.
Uno dei problemi principali che caratterizza il mondo femminile è la paura di non essere mai abbastanza adeguate, o abbastanza brave, o abbastanza belle, o semplicemente "abbastanza". Proviamo a guardarci bene allo specchio e autostimiamoci!
Solo 13 donne si sono aggiudicate il premio Nobel nel corso della storia, che di Nobel ne conta fino ad ora 110. Sono Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf (1909), Grazia Deledda (1926), Sigrid Undset (1928), Pearl Buck (1938), Gabriela Mistral (1945), Nelly Sachs (1966), Nadine Gordimer (1991), Toni Morrison (1993), Wislawa Szymborska (1996), Elfriede Jelinek (2004), Doris Lessing (2007), Herta Müller (2009) e Alice Munro (2013).
Dai segnalibri disegnati dall'illustratrice Joanna Walshe, che riproducono le sagome delle sue autrici preferite è nato #Readwomen2014, un hashtag oggi molto utilizzato su Twitter, non solo dagli utenti inglesi. L'idea di base è semplice: le donne leggono più degli uomini, ma molte autrici non ricevono la giusta visibilità su giornali e riviste letterarie. Aiutiamole leggendo libri scritti da donne, e twittiamolo utilizzando la parola magica:
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