E' di moda il romanzo storico

Alla ricerca del tempo che fu con storie di ogni genere ambientate nel passato

di Antonella Sbriccoli
20 marzo 2014

In Lisario o il piacere infinito delle donne, una bella storia ambientata nella Napoli barocca da poco pubblicata da Mondadori, Antonella Cilento racconta la scoperta della sessualità da parte della protagonista, ma soprattutto si cimenta con un romanzo d'avventura picaresco. I suoi mille personaggi - capipopolo, assassini, ermafroditi, pirati, mercenari del sesso e del potere, creature dell'incubo o del sogno - fanno scattare in fondo alla prefazione del libro la domanda da un milione di dollari: è del primo Seicento che qui si narra o di noi di oggi? 
Cambiando l'epoca di riferimento, ci siamo posti la stesso quesito leggendo La miscela segreta di casa Olivares di Giuseppina Torregrossa e Il figlio di Philipp Meyer, in cui presente e passato si intrecciano di continuo. Oggi molti scrittori raccontano nei loro romanzi il tempo che fu: rispetto al presente, il passato dà modo di ampliare i propri orizzonti narrativi, ricreando un ambiente che può essere solo immaginato e personaggi con abitudini e caratteristiche molto varie, ma il cui sentire non è diverso da quello degli uomini di oggi. Ecco qualche romanzo ambientato in un tempo più o meno lontano che vale la pena di leggere. Non solo romanzi storici, ma anche classici, o, più semplicemente, "potenti azioni narrative", capaci di stimolare la nostra immaginazione di lettori.
 
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Non storici, ma classici imperdibili

Oggi per noi sanno di passato, anche se quando sono stati scritti riguardavano il presente. Riscoprirli è un po' come tornare bambini e ascoltare le storie di famiglia. Ci piacciono sempre, perché l'aria che respiriamo tra le pagine di Victor Hugo o di Lev Tolstoj, di Jane Austen o di Charles Dickens, di Emilio Salgari o di Carlo Collodi non sa di polvere, al contrario, è ottima per riempirci la mente di pensieri e idee. Ecco qualche "mostro sacro" che vale la pena di leggere o rileggere.

Fedor Michajlovic Dostoevskij

Nasce a Mosca nel 1811 e soffre di epilessia. E' maestro nel penetrare fra le pieghe dell'animo umano mettendo a nudo i meccanismi della psiche. E' indimenticabile il protagonista di Delitto e Castigo, figura tormentata e potentemente ritratta.

Lev Nikolaevic Tolstoj

Leggere Tolstoj è d'obbligo. I suoi romanzi sono universali: contengono storia, amore, psicologia, sociologia. Quello che traspare è una grandissima conoscenza dell'uomo. Una volta iniziato a leggere non ce se ne separa più;

Franz Kafka

Ebreo praghese di lingua tedesca nasce nel 1883. E' uno degli autori più enigmatici. I suoi romanzi e racconti trascinano in realtà soffocanti e senza via d'uscita. Trovarne una chiave di lettura univoca è il cruccio di ogni lettore, ma nella sua opera esistono solo ricorsivi rimandi..

Dino Buzzati

Scrittore, giornalista, drammaturgo, nasce a Belluno nel 1906. Il suo capolavoro è Il Deserto dei Tartari, potente allegoria della vita dell'uomo che si perde nella quotidianità e nell'attesa di un indefinito miglioramento della propria condizione

Jane Austen

Nasce a Manchester nel 1775. Orgoglio e Pregiudizio è il suo romanzo più conosciuto. La sua ironia, il suo realismo e lo sguardo acuto che mette a nudo vizi e virtù della società del tempo la rendono scrittrice di primaria importanza nel panorama letterario inglese.

Francis Scott Fitzgerald

È un giovane ufficiale, quando incontra a una festa da ballo la fanciulla più corteggiata d'Alabama. Tra i due nasce un amore totale e tormentato entrato nella leggenda, tanto da rendere la coppia Zelda e Francis Scott Fitzgerald il simbolo dei "ruggenti anni Venti".

Marguerite Yourcenar

Prima donna eletta alla Académie française, la più antica istituzioni di Francia che 'vegliava sulla lingua francese', Marguerite è di origine franco-belga. Bambina precoce e sveglia, ama soprattutto la lettura. Tra i suoi romanzi più famosi: Memorie di Adriano e Quoi? L'Eternité

Luigi Pirandello

Drammaturgo, scrittore e poeta, è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Ha scritto molto: Il fu Mattia Pascal è tra le sue opere più famose a cui seguirono Uno, nessuno, centomila e tutta la produzione teatrale che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

Irene Némirovsky

Ebrea russa nata a Kiev nel 1903, scappata in Francia con la famiglia dopo la rivoluzione del ’17, Irène trascorre a Parigi i suoi anni più felici. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, viene deportata prima a Pithivier e poi ad Auschwitz, dove muore nel 1942.

Lucio Anneo Seneca

La sua grande fama di oratore (e soprattutto la sua concezione politica) fece arrabbiare l'imperatore Caligola, che nel '39 cercò di eliminarlo. Nel '41 venne esiliato in Corsica dal successore Claudio e nel '40 fu scelto da Agrippina come tutore del figlio Nerone.