di Antonella Sbriccoli
Mai vista tanta neve: con questa frase inizia una delle più belle variazioni di Bruno Munari sulla storia di Cappuccetto rosso. La neve è candida, ovattata, soffice, ma pronta a sciogliersi e rivelare un altro mondo. Proprio come le storie che seguono. Sono 10 libri per ragazzi grandi e piccoli - dai 3 ai 14 anni - da leggere d'inverno: quando il freddo è pungente e la neve ha il suo perché.
E' una magica e fredda notte d'inverno. Tutti dormono, nella vecchia fattoria in mezzo al bosco. Solo il tomte - il piccolo gnomo guardiano - è sveglio: come ogni notte, camminando nella neve a piccoli passi silenziosi, si reca a far visita agli animali della fattoria, i suoi migliori amici. Il delicato racconto di Astrid Lindgren, lieve come un canto popolare, celebra la semplicità e i sentimenti del mondo della natura.
E' inverno, una tormenta di neve è in arrivo, ma Mark parte lo stesso. Lo zaino in spalla, il cane nascosto in un borsone. Solo Jessie, la sua migliore amica, sa dove sta andando. E Mark sa che custodirà il suo segreto. Quello che non sa è dove lo porterà davvero il suo viaggio. E quello che la rabbia, la fatica, l'amicizia, l'affetto, gli incontri e le sfide della strada gli riveleranno. Questa è la vera verità.
In tutto il mondo questa stagione di feste, gelate, neve, tradizioni, religione e avventure ha prodotto classici del calibro di "La notte della vigilia di Natale" di Clement Moore e coloratissimi racconti come il resoconto di una "posada" prenatalizia a Città del Messico. "Fiabe d'inverno" vuole omaggiare questa ricca narrativa "invernale" con 15 fiabe scritte tra il 1823 e il 1963. Spaziando tra autori e illustratori americani, scandinavi, giapponesi, polacchi, lettoni e tedeschi.
Novello è un asinello davvero buffo. Un po' fifone, un po' imbranato. Stavolta si è cacciato in un grosso guaio: si è perso nell'immenso cielo stellato. Che buio! Che freddo! Non vede l'ora di tornarsene al calduccio, nella sua capanna. Ma come può ritrovare la strada? E che cos'è quell'enorme palla di neve sporca che passa velocissima, proprio davanti a lui? Novello decide di raggiungerla e scopre la vera storia della stella di Natale.
"Mai vista tanta neve": con questa frase ricorrente Bruno Munari reinventa la storia Cappuccetto rosso nel bel mezzo di un gelido inverno. La neve è talmente alta che di Cappuccetto si vedono solo gli occhi. Il suo sguardo è molto preoccupato: - Come farò ad andare dalla nonna Candida a portare il suo uovo, il latte, lo zucchero, che la mamma mi ha dato avvolti in un fagottino fatto con un tovagliolo bianco? - E la neve continua a coprire ogni cosa... A un certo punto arria il lupo, ma la neve è talmente alta che cappuccetto non lo vede.
Più di qualsiasi altra cosa, Dessa ha bisogno di un amico. Qualcuno da amare, in cui confidare, a cui poter aprire il proprio cuore. Un affetto in grado di riaccendere in lei la bellezza, la gioia e il divertimento della vita, e che la aiuti a superare il dolore della perdita di sua madre. E poi, proprio quando la speranza sembra svanita del tutto, ecco che arriva un raschiare sospetto alla porta e una macchia color cannella in mezzo al bianco uniforme della neve.
La famiglia Natale viveva al Polo Nord, ma tutti sognavano di trasferirsi al caldo, tranne il piccolo B, l'ultimo nato, che amava fare pupazzi di neve, aiutare la mamma a cucinare i biscotti e andare su e giù per il camino. Un giorno, dopo un'abbondante nevicata durata giorni e giorni, la loro casa si trovò intrappolata sotto una montagna di neve da cui solo il comignolo spuntava ancora dall'alto. Ed è proprio da lì che il piccolo B fu incaricato di arrampicarsi per uscire e andare in cerca di aiuto. In groppa a una renna si recò dagli elfi che, generosi, costruirono una slitta da attaccare alla renna per recarsi tutti insieme ad aiutare la famiglia.
Luca scivola veloce sulla neve, libero sul suo snowboard, lontano dalla monotonia di giornate senza senso. La velocità è esaltante! Basta un attimo, però, per cambiare tutto: una valanga, e la neve diventa una prigione. Sembra la fine, ma Luca è fortunato: qualcuno lo salva nella notte. Degli uomini insieme a dei cani. Un cane soprattutto. Luca si risveglia sano e salvo ma diverso, ancora più irrequieto. E con una sola idea in testa: ringraziare quel cane, diventarci amico. Poco importa se gli altri lo prendono per pazzo.
Viola ha undici anni. Undici fotografie di fiocchi di ghiaccio, undici pesci rossi, undici coperte di pile, undici palle di vetro con la neve, undici cappelli e ventidue guanti. Vive in una grande città dove nevica spesso con la sua famiglia "a metà": sorella sedicenne, e genitori appena separati. Non ha tanti amici Viola, a scuola si sente inadeguata, a casa, trascurata; non ha il cellulare, la Nintendo DS e nemmeno la Playstation. Viola però ha una passione: la neve. Conosce più di 100 modi in lingua eschimese per dire neve, legge libri sulla neve, poesie, enciclopedie, e non si separa mai dalla sua lente d'ingrandimento: il fiocco perfetto potrebbe cadere da un momento all'altro! Ma pochi giorni prima di Natale, Viola trova sull'autobus un oggetto luminoso: un fermaglio per capelli a forma di fiocco di neve. Viola lo prende, lo porta con sé e lo studia. E si rende conto che solo lei può vederlo.
E arrivato dicembre e come ogni anno gli abitanti di Poggio Fagiolo si preparano per l'evento più elettrizzante della stagione: la gara dei pupazzi di neve! Michelino, Sandrone e Giada sono determinati a vincere ma per riuscirci dovranno superarsi. I compiti delle vacanze, però, incombono e il papà di Michelino non ne vuole sapere di gare prima che siano tutti finiti... E possibile che un super eroe sia così scarso a scuola?
Rebecca Yarros
Daniele Giglio
Papa Francesco (Jorg ...
Rebecca Yarros
Aldo Cazzullo
Alessia Gazzola
Valérie Perrin
Antonio Scurati
Lily Red
Alexandre Dumas