Questo libro parla di combattere, imparare e studiare le persone.
È la psicologia dello sport applicata. Si tratta di una crescita personale attraverso lo sport, basata sulla mia formazione in diverse discipline di strike e grappling per 30 anni.
Alcune persone dicono che si possono imparare più lezioni di vita dalle arti marziali che dai documentari e dai reportage dei giornalisti.
Perché combattere e cosa posso ottenere da questo? Quanto sforzo vale la pena? Posso migliorare ed essere appagato combattendo?
Come imparare a combattere in modo efficiente? Quali arti marziali sono oggigiorno marziali e quali sono diventate solamente arte?
Come le mie insicurezze posso essere correlate al mio bisogno di combattere? Come essere dipendenti dall'adrenalina e il mio ego possono essere un pericolo per me e gli altri?
Perché ci sono cosi tanti ragazzi strani nelle palestre? Dove sono i veri sensei?
Cosa hanno a che fare le tecniche di meditazione con tutto questo?
La verità è che non mi piace combattere. Ma non mi piacciono gli aggressori e tanto meno abusatori.
Tutto troppo spesso, ho visto abuso di potere, ho visto ideali e valori mal interpretati e utilizzati in modo improprio per sbaglio o di proposito da diversi istruttori le quali bocche erano piene di belle sagge parole.
I arti marziali può dare un sacco di attributi fisici e grandi tecniche, ma non c'è garanzia che vi farà più saggio. Dipende da voi cosa farete con le esperienze potenti che potete avere grazie a loro. Sta a noi educarci.
Anonimo -