Parole umide di suoni al pianoforte, storia sfumata, pastelli languidi di Parigi che indossa l'eleganza di Ravel e il ritmo di Bolero. Si canta Je bois à la Joie, si accenna un fandango, perché una danza spagnola è fermento di vita, è radice di sangue. Ci si commuove su una pavane. Un Ravel da amare in questo racconto dal tono delicato.
Anonimo -