La Calabria è una regione data per perduta nell¿immaginario del Paese, afflitta da un¿eterna emergenza criminale. Ma il suo problema è anche quello di non sapersi raccontare, di essere raccontata male, di non essere raccontata per niente. Perché la Calabria è fatta anche di mille storie positive, di realtà resistenti che la cronaca nera spesso oscura. L¿autore svela l¿altra faccia della terra dell¿emergenza. Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell¿impegno e del coraggio: coraggio è aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato, organizzare un mondiale di vela nel mare con l¿onda perfetta, o un festival sulla spiaggia. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, lontane da stereotipi e da una politica miope e indifferente, se non corrotta e collusa con la ¿ndrangheta. Storia dopo storia, il libro diventa un viaggio oltre i numeri dell¿economia, quasi sempre spietati, alla scoperta della bellezza che le statistiche non vedono, tra luoghi e progetti di rinascita, tra tante vite finora sconosciute."La Calabria può essere sorella, può essere feroce: andrebbe messa al plurale".
Anonimo -