Un improvviso, casuale e apparentemente insignificante incidente diplomatico fra docenti universitari innesca una catena inarrestabile (e irresistibile) di fraintendimenti. Il vecchio professore Alberto Berlingieri e il giovane ricercatore Alessandro Settìmi diventano i poli opposti di una tragicomica guerra per il territorio la cui insensatezza travalica molto presto i confini accademici per acquistare una dimensione universale. Potentemente comico e dotato di una lingua impeccabile, "Ad avere occhi per vedere" mette a nudo le contraddizioni, le frustrazioni e la vuotezza del nostro tempo come pochi romanzi italiani sono riusciti a fare negli ultimi anni. Un libro che, a pochi mesi dall'uscita, può già vantare un numero considerevole di fan (tra critici, giornalisti e scrittori) e che si candida a diventare il più brillante esordio letterario dell'anno.
Anonimo -