Nell'attuale modello economico, politico e sociale, come sottolinea Claudio Risé nella prefazione di questo Manuale di liberazione per giovani inquieti, «l'essere umano non è più produttore con il suo corpo, mente e spirito, ma consumatore di oggetti, costumi e visioni del mondo». Ciò deriva in parte da delle trappole mentali, tra cui «l'idea di progresso, presentato come sempre buono e favorevole anche quando non ha niente a che fare con il bene». L'opera di Giuseppe Lorenzetti ci invita a compiere, un passo alla volta, il percorso di riconoscimento e di liberazione dalle catene invisibili che imbrigliano i giovani uomini e le giovani donne di domani in un'eterna adolescenza. Come ogni processo di emancipazione, anche questo ci conduce inevitabilmente alla lotta, ma la lotta che ci propone l'autore non si combatte con le armi, bensì con lo spirito e con la ricerca interiore... Per superare comodità e sicurezza, ossia le melodie che il pifferaio ha quasi sempre suonato per attrarci in una gabbia.
Anonimo -