Nei ventuno anni in cui resse lo Stato, Adriano operò certo come fondatore di un "impero umanistico" - e cioè tollerante, interessato alla cultura e alla retta amministrazione della giustizia - ma anche mostrò di essere uno stratega privo di scrupoli, un politico tanto sospettoso da leggere la corrispondenza privata degli amici e così disinvolto da simulare dolore per gli omicidi ordinati da lui stesso.
Anonimo -