Bartholomaus Grill, per numerosi anni corrispondente per Die Zeit in Africa, ci dimostra le conseguenze a lungo termine della schiavitù e le profonde implicazioni del colonialismo. Al contempo con chiarezza rifiuta però quelle teorie post-coloniali su continue ipotesi di complotto che fanno ricadere in modo semplicistico tutte le colpe per la miseria dell'Africa sul Vecchio Mondo. La maggior responsabilità, sostiene Grill, risiede nella popolazione africana, nei suoi dispotici presidenti e le loro mire predatorie. La modernizzazione dell'Africa, e questo è il nucleo centrale della tesi scomoda e provocatoria dell'autore, era destinata a fallire perché la popolazione africana si è rifiutata di accettarla.
Anonimo -