Nacque nel 1542 nella fortezza Rajput di Umarkot, nella regione del Sindh, dove suo padre, l'imperatore mogul Humayun, si era appena installato con la sposa Hamida Banu Begum. Nel 1540 Humayun era stato infatti costretto all'esilio dopo essere stato sconfitto dal notabile afghano Sher Shah Suri. Rifiutandosi di raggiungere i suoi familiari in Persia, Akbar decise invece di restare in Afghanistan dallo zio Askari e da sua moglie. Qui crebbe dedicandosi alla caccia e alla lotta, ma non imparò mai né a leggere né tanto meno a scrivere, diventando l'unico erede del mitico Babur a restare analfabeta. Tuttavia la sua mancanza di istruzione non gli impedì di maturare un certo gusto per l'arte, l'architettura e la musica, e la capacità di ascoltare con tolleranza e rispetto le opinioni altrui. Approfittando dell'anarchia seguita alla lotta per la successione al trono di Sher Shan Suri nel 1555, il padre di Akbar, Humayun, marciò con un esercito in parte fornito dal suo alleato lo scià di Persia Tahmasp I e conquistò nuovamente Delhi, prima di morire pochi mesi dopo. Akbar succedette a suo padre il 14 febbraio 1556 nel mezzo di un conflitto per la successione a Gran Mogol con Sikandar Shah Suri, uno dei figli di Sher Shah Suri e pretendente al trono.
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