Al di qua del muro

Storie che si susseguono, si incastrano, si amalgamano e si miscelano e, unendosi alla paura e al coraggio, diventano amore e si trasformano in speranza.
Alcuni capitoli, in prima persona, sono vissuti con il dolore che si prova sulla pelle. Altri capitoli, in terza persona, sono osservati dietro ad una finestra dove il vetro a tratti è appannato e in altri è limpido, come se qualcuno con la mano avesse rimosso l'umidità che scandisce il tempo e che forma i giorni. Il racconto si apre con un tramonto su un piccolo paesino di campagna. La ragazza, immersa nei suoi pensieri dinnanzi quello scenario meraviglioso, rimane a lungo seduta a gambe incrociate. I pensieri negativi ben presto si riveleranno una cruda realtà. La madre, capelli castani e accento francese, dovrà da lì a poco fare i conti con la lotta ad un tumore e l'inizio delle chemioterapie, il calvario che si rivela essere più complicato del previsto e la speranza che trova un appiglio nei sorrisi e nel coraggio che saprà esserci. Si sussegue l'abisso della nascita pretermine di un figlio, di un vagito venuto al mondo troppo in fretta. Un piedino che lascia un'impronta, una vita che viene al mondo e vola via in un battito d'ali. La storia prosegue con una promessa...

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