Una nuova collana che, attraverso il ritratto di dieci attori/registi, rievoca 100 anni di cinema italiano, tracciandone le coordinate stilistiche e tematiche. Un'arbitraria, quanto rigorosa istantanea, di una grande e lunga stagione del nostro cinema, dagli albori fino alla fine del secolo scorso.
La storia di Filoteo Alberini da Orte, pioniere spericolato e ingenuo, genio visionario e naif che, sedotto da Edison e dal sogno di catturare e riprodurre il movimento, rischiò di inventare il cinema, non riuscendoci per un soffio. E che, una volta bruciato al fotofinish nell'invenzione del secolo, seppe risorgere dalle ceneri dello smacco e della delusione proponendosi via via come inventore, gestore di sale cinematografiche, regista, operatore, produttore, padre indiscusso - ma non riconosciuto - del cinema italiano, ispiratore di quel gigantesco paese dei balocchi che sarebbe diventato Cinecittà.
Una vita incredibile, attraverso cui leggere e comprendere quelle vicende e quegli anni tumultuosi che diedero forma, regole e grammatica all'arte più popolare del mondo.
Una storia ingiustamente perduta e dimenticata che questo libro recupera e sottrae alla polvere stantia delle catalogazioni accademiche restituendole il ruolo che più le spetta e compete: quello di origine e alba di un sogno chiamato cinema.
Anonimo -