Orio Vergani, dal 1920 al 1960, anno della sua morte, è stato un infaticato attento ubiquo testimone di accadimenti reali, di personaggi che di volta in volta capitavano dentro la sua vita. Ventimila articoli, circa, in gran parte de "Il Corriere della sera", ma anche di altri quotidiani e settimanali, costituiscono materia e risultato di una pertinace laboriosa attività che il tempo ha accatastato. E da tale catasta variata e confusa, archivio di un'esistenza, nasce questo libro, dietro un'idea di Oreste Del Buono che il figlio di Vergani, Guido, giornalista lui stesso, ha portato a termine: l'idea, cioè, di un'enciclopedia autoriale che registrasse le voci vissute, i fatti partecipati di un secolo quanti altri mai fitto di protagonisti e di avvenimenti, di luci e d'ombre.
Anonimo -