«Mi convinco sempre più che il mio posto è a prua di questa mia imbarcazione chiamata vita. Mi obbliga a tenere il viso controvento, ad accogliere il sole sulla fronte, ad allontanare le lacrime versate su ricordi oramai polverosi e su sentimenti infranti e delusi. Oggi, ho compreso. Riaprire le ferite è tempo perso. Oggi, ho deciso. Respirare, rinascere e mi sono bastate le carezze di un alito di brezza. Un incantesimo che mi ha risvegliata dal sonno, dalla stanchezza di un tempo passato; una benedizione che mi ha resa libera tra cielo e terra, in quel quadro naturalistico personificato che mi ha spronata a creare tinte idilliache in un'atmosfera di nuova vita.» Prefazione di Gazzè Francesco.
Anonimo -