Volete l'uguaglianza? Ma in pratica non regge;
o non basta esser tutti pari innanzi a la legge?
La fratellanza forse, mentre l'uman destino
plasma i fratelli a imagine d'Abele e di Caino?
Alcuni lesti a prendere, altri a piegare il dorso;
c'è chi nasce per mordere, e chi per esser morso.
Ma che vi scalmate sul serio, in lungo e in tondo,
per la malinconia d'accomodare il mondo?
Il mondo è stato sempre de gli abili e dei furbi,
e c'è modo di giungere, senza tanti disturbi.
Ah, voi vorreste gli uomini tutti ricchi e felici,
rimpinzati di polli, di tordi e di pernici,
uguali le razioni ed in comune i pasti?...
Ma allora addio, simpatica varietà de' contrasti!
Via, le vostre son fisime, pazzie da sognatori;
o che leggi volete de le nostre migliori?
C'è libertà per tutti, pane... per chi lavora;
armeggioni, smettetela, o andate a la malora!
Anonimo -