"Questo libro offre solo una versione della verità su Robert Altman e il suo cinema. Proprio come Cathryn in Images, il regista vede la vita come una serie di specchi riflettenti e tocca a noi stabilire dove si trova l'immagine reale. In parte è per questa ragione che finora Altman si è rifiutato di fornire un resoconto completo della propria carriera.A me se n'è presentata l'opportunità quando ho potuto osservare e filmare Altman al lavoro in Inghilterra nel 2001 durante le riprese di Gosford Park. Di rado ho potuto vedere un regista più a suo agio sul set, completamente nel suo elemento, circondato da un gruppo di divi britannici che recitano la parte di aristocratici e domestici negli anni trenta. Durante una serie di discussioni sulla scena lanciai casualmente l'idea di Altman racconta Altman. Senza rifletterci troppo il regista si dimostrò d'accordo e, nel dicembre del 2002, trascorsi due settimane a New York andandolo a trovare nel suo ufficio di produzione, dove era impegnato al montaggio di The Company. All'epoca, come durante interviste precedenti, mi parlò con grande entusiasmo del modo in cui nasce un film, ma si dimostrò reticente rispetto a un'analisi attenta del suo lavoro. Perfino, o soprattutto, quando si tratta dei suoi film più sconcertanti, come Images o Quintet, non vede la necessità di fornire delucidazioni che vadano oltre il rivelare il motivo che l'ha portato a creare l'opera."
Anonimo -