Le diverse forme di amiloidosi cardiache sono caratterizzate dall'accumulo nello spazio interstiziale di materiale amorfo costituito da fibrille amiloidi che induce un quadro clinico di scompenso cardiaco. Sino a poco tempo fa sono state considerate patologie con scarse prospettive terapeutiche e gravate da una prognosi infausta. Negli ultimi anni si è invece assistito per entrambe le forme di amiloidosi cardiaca più frequenti, ovvero l'amiloidosi da catene leggere delle immunoglobuline e l'amiloidosi da transtiretina, nelle sue forme wild type e mutata, ad uno straordinario incremento nelle capacità diagnostiche e terapeutiche che ha smentito il concetto di malattia rara. Per tali motivi, conoscere e riconoscere precocemente l'amiloidosi cardiaca nelle sue forme diverse è un imperativo per il cardiologo, medico generalista e per i tanti specialisti, neurologi, internisti, nefrologi, ematologi, coinvolti nella loro gestione clinica.
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