I nomi di Paolo e Francesca, Farinata degli Liberti, Pier della Vigna, Bonifacio Vili, Ugolino della Gherardesca evocano in chiunque vicende del passato. Un passato che è quanto mai attuale se - come suggerisce Antonio Socci - i personaggi dell'Inferno dantesco vengono interpretati come figure dell'uomo di ogni tempo che è tentato di ribellarsi all'Amore di Dio in nome di false libertà. Socci prende per mano il lettore e, riproponendo in lingua corrente i versi danteschi, illumina di nuova luce quelle vicende, mostrando come la vera natura dell'Inferno sia quella dell'uomo che ha perduto se stesso rifiutando l'Amore di Dio, come dimostrano lo spaesamento spirituale e la crisi etica oggi imperanti.
Anonimo -