E' il 1866: all'indomani della battaglia di Custoza, Garibaldi, attestato nel Trentino, con i suoi volontari semina il panico tra i militari austriaci e la popolazione fedele a Francesco Giuseppe. "Amore mio, uccidi subito questo Garibaldi", scrive la principessa Leopoldina Lobkowitz al marito conte Fedrigo Bossi Fedrigotti, ussaro dell'imperatore partito per la guerra. Attraverso le lettere dei due sposi - raccolte con amore e tradotte in romanzo dalla bisnipote Isabella - prende corpo una pagina del nostro Risorgimento visto con gli occhi di chi stava dall'altra parte.
"Quei dettagli come sono scritti bene, chiaramente, limpidamente, semplicemente, con quella semplicità di cristallo propria del quotidiano." 'Goffredo Parise'
"Un romanzo simpatico, fresco, cordiale, che riesce a ricreare un clima storico, un'epoca, un ambiente." 'Carlo Sgorlon'
"Un bel libro, finalmente, senza trucchi: pensato con tanto pudore." 'Enzo Biagi'
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