Pietro è costretto a tornare a casa per far visita al padre malato, proprietario terriero e contadino. È il maggiore di tre fratelli, Bruno e Clara, che abitano ancora nella casa di famiglia. Bruno gestisce l'azienda del padre, mentre Clara è maestra d'asilo. Siamo in un paese rurale della costa ligure, l'afa è sottile come se non riuscisse a ricoprire i corpi delle persone. Il ritorno di Pietro apre una voragine che rimescola il tempo, lo inghiotte e lo dilata. Il paesaggio così si deforma, ogni cosa rimane trasfigurata dal movimento spirituale dei personaggi che si perdono in visioni riflessive, dentro un passato mitico e tragico che non possono dimenticare, ma solo narrare con fare crudelmente poetico. Riemergono vecchi rancori, promesse, una dolorosa realtà: l'abbandono della madre e l'amore di Pietro per Maria, antica compagna di giochi. Un amore divisivo in grado di far risuonare anche i demoni che covano silenziosamente contro la fratellanza. I l vento, il mare, l'estate scoppiano di ombre urlanti, mentre un segreto viperino progredisce come una condanna, che si riflette sulla terra ligure stessa e oltraggia anche la mitologia.
Anonimo -