Con sguardo tanto amorevole quanto implacabile Eva Menasse ci pone di fronte a uno specchio fatto di prosa limpida e raffinata, intrecciando situazioni improbabili, misteri e piccole tragicommedie quotidiane.
Api e farfalle che trovano nutrimento nei posti più insoliti, anche nelle lacrime dei coccodrilli, pecore che perdono la lana, bruchi che si scavano la tomba da soli e opossum a cui viene praticata la rianimazione bocca a bocca. Fatti documentati che l'autrice ha raccolto nel tempo e utilizzato poi come grimaldello per studiare la specie più anomala di tutte, quella umana.
Ogni racconto ne offre una sfaccettatura diversa: la donna in vacanza in un resort turco con la famiglia allargata che si chiede dove stia andando la sua vita, o un uomo anziano che cerca di difendere il rapporto con la moglie malata dalle ingerenze delle figlie, salvo poi dimostrarsi più un carnefice che una vittima.
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