Pietro Annigoni (Milano 1910 - Firenze 1988) sceglie la pittura realistica nella sua versione più tradizionale in un periodo in cui larte andava in tuttaltra direzione. La sua originalità sta forse proprio in unaccentuata, insistita, convinta adesione ai canoni rinascimentali, al punto da dedicare molte delle sue energie a una tecnica quasi dimenticata, in epoca contemporanea: laffresco. La sua appartenenza a un passato che non vuole passare è rivendicata e consolidata da un sicuro talento, nonostante la contrarietà di buona parte della critica del tempo : i suoi ritratti si pongono come classici contemporanei, e lo fanno diventare il pittore di Elisabetta II, papa Giovanni, John Kennedy. Oggi il tema del rapporto con la tradizione è declinato in vario modo e non soffre più di particolari ostracismi: la varietà degli approcci, la libertà dai canoni obbligati dalle mode correnti rende praticabile ogni possibile scelta stilistica.
Anonimo -