Biglietti, articoli, omelie, incontri, richieste di collaborazione sembra incredibile, ma ogni pagina che don Tonino ha lasciato, a qualunque genere letterario appartenga, ha il medesimo sapore, riconoscibilissimo: quello che nasce e germina dal bisogno di guardare al mondo a qualsiasi latitudine si trovi lo sguardo con la medesima passione cristiana per luomo: per luomo qualunque, per luomo fragile, per luomo che cerca, per luomo che sta nel bisogno del bene. E la lingua di don Tonino ha anche unaltra caratteristica, che lo accomuna ai grandi testimoni e profeti di ogni tempo, quella di attraversare i secoli e sembrare, comunque, attualissima. È quasi sconcertante, infatti e questo libro lo testimonia, se pure ve ne fosse bisogno , rintracciare in pagine che risalgono a trentanni fa e oltre, parole che sembrano redatte per loggi: perché la povertà, la guerra, la malattia non sono proprietà di un tempo lontano, ma ci scuotono ancora e sempre. Accompagnano gli scritti di don Tonino alcuni testi redatti dallattuale Presidente della Fondazione che porta il suo nome: in essi, lattualità del vescovo di Molfetta viene evidenziata ulteriormente, mentre si fa memoria degli affetti di questo amico che tutti avrebbero voluto avere.
Anonimo -