Malighetti scrive di centri e periferie, di nuove identità locali e di neoliberismo, di "deterritorializzazione" e di "ciberspazio". Molti studiosi formatisi nella "moderna" antropologia sociale troveranno questo volume stimolante non solo per coloro che iniziano la formazione, la ricerca o l'insegnamento, ma anche per chi desiderasse unirsi "all'industria dello sviluppo". Costituisce un utile strumento per ONG e le agenzie di aiuto per riflettere sui motivi dei lugubri fallimenti della cooperazione internazionale.
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