"Appunti dal paradiso" prende di mira il tradizionale immaginario religioso dell'aldilà, sovvertendone gli stereotipi: accantonati angeli biancovestiti e arpe, il regno dei cieli è infatti una vera e propria monarchia, con tutte le sue regole e i dislivelli sociali, in cui i "nobili" (patriarchi e profeti, ma anche perfetti sconosciuti) rarissimamente degnano gli inferiori. L'impianto satirico del racconto emerge ancor più intensamente nella seconda parte, un documento burocratico firmato dall'angelo del protocollo in risposta alle preghiere di Andrew Langdon, zio della moglie di Twain, Olivia.
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