Girifalco, Calabria. Sette personaggi si trovano a vivere un momento di sospensione della loro vita, una fase in cui la loro esistenza sembra essere arrivata a un vicolo cieco. La mattina dopo san Lorenzo, notte delle stelle, arriva a Girifalco un circo. Non è di quelli che si fermano di tanto in tanto; è una carovana avvolta da un'aura incantata, un corteo sfavillante di elefanti e domatori, trapezisti, lanciatori di coltelli e illusionisti. La novità scuote la gente ed eccita gli animi, e cambierà per sempre le sorti dei sette protagonisti del romanzo. Domenico Dara torna nel luogo del suo esordio - la Girifalco di "Breve trattato sulle coincidenze", paese reale e insieme suggestiva Macondo magnogreca - per raccontare una storia di destini sovvertiti e miracoli terreni, una fiaba letteraria che invita a guardare la realtà oltre le comuni apparenze.
Non fatevi impressionare dal titolo: non si tratta di un saggio di astronomia ma di un bel romanzo corale: spiritoso, irriverente, suggestivo. Piacerà a chi ha amato le epopee liriche di Jon Kalman Stefànsson ma soprattutto ai fan di Kent Haruf e della sua splendida Trilogia delle Pianura.
Tra coincidenze e congiunzioni astrali, Domenico Dara, con una scrittura curata eppure fluida, ci riporta a contatto con i suoi personaggi immaginari e comunque realistici. La vita di un paese mostrata attraverso le vicende di sette personaggi, dalla cattiva Malarosa all'erotomane Venanzio, al piccolo Angelo inconsapevolmente alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto, ad Archidemu teorico delle dinamiche celesti, che tutto e tutti osserva dalla sua terrazza. Un'atmosfera magica, tra sogni e desideri che i personaggi del romanzo provano ad intercettare, confidando nelle stelle cadenti la notte di San Lorenzo o partecipando alle vicende pubbliche e private della carovana di un circo inaspettatamente approdato nella piazza del paese.
Anonimo -