1612. Impero del Congo, regione angolana, capitale di San Salvador do Congo. In questo Regno, in un palazzo circondato da alte mura in pietra, vive Aqualtune. Nella città gli uomini neri e bianchi vivono in apparente armonia. Protetta, Aqualtune non conosce gli orrori che si nascondono oltre quelle mura. La popolazione della città è vittima di un mercato vergognoso, il commercio di vite umane. Un triste evento anticipa il matrimonio di Aqualtune con il cugino Pedro Afonso II, vedovo e con un figlio, contro la volontà della stessa Aqualtune. Confusa, e in cerca di una risposta, lei troverà da sola la strada per il suo destino. Questo è il primo romanzo di una saga afro-brasiliana 'quilombola' e indigena. In esso la scrittrice Sara Messias rivela un ritratto poco conosciuto di un'Africa dei primi anni del XVII secolo, in cui realtà e finzione si mescolano.
Anonimo -