Arcipelago Gulag è il capolavoro di Solzhenitsyn, una vasta tela di campi, prigioni, centri di transito e polizia segreta, di informatori e spie e interrogatori e anche di eroismo, un anti-mondo stalinista nel cuore dell'Unione Sovietica dove risiede la chiave per la sopravvivenza non nella speranza ma nella disperazione. L'opera si basa sulla testimonianza di circa duecento sopravvissuti e sul ricordo degli undici anni di Solzhenitsyn nei campi di lavoro e in esilio. È sia un documento accuratamente studiato che un'impresa di potere letterario e immaginativo.
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