Ottobre 1985: il ventitreenne Lino lascia il suo paesino in Sicilia e si reca a New York per il viaggio-premio ottenuto come regalo di laurea. Nella metropoli statunitense viene ospitato da Carmela, una zia immigrata parecchi anni prima nel Bronx, che lo accoglie con affetto materno, inserendolo in un mondo che ormai stenta a mantenere l'equilibrio tra il tradizionalismo di stantie abitudini siciliane e la trasgressione del life-style americano, che i suoi figli vivono in pieno. Ben presto l'esplorazione della "Grande Mela" diventa per Lino un viaggio iniziatico nel quale un microcosmo di personaggi, spesso improbabili, lo portano a indagare la sua sessualità , in un coinvolgimento emozionale ed erotico che, giorno dopo giorno, diventa sempre più intenso e inclusivo. Tentando di evitare le ombre che l'ipocrisia religiosa proietta sull'essere omosessuale, Lino scopre il "teatro della vita" della Manhattan gay, in un'epoca che la diffusione dell'AIDS tinge di colori drammatici.
Anonimo -