«Il mio amico Serge ha comprato un quadro» annuncia Marc, da solo in scena, ad apertura di sipario. «E una tela di circa un metro e sessanta per un metro e venti, dipinta di bianco. Il fondo e bianco, e strizzando gli occhi si possono intravedere delle sottili filettature diagonali, bianche». Subito dopo Marc viene a sapere dallo stesso Serge che il quadro bianco a righe bianche e stato pagato duecentomila franchi: cosa che Marc giudica grottesca, poiche secondo lui e «una merda». Un terzo amico, Yvan - che ha gia abbastanza guai con i preparativi del suo matrimonio -, non prende posizione, venendo accusato dagli altri due di pusillanimita e doppiezza. Cosi, la serata che i tre decidono di trascorrere insieme si trasforma in un regolamento di conti, in un gioco al massacro: il quadro bianco a righe bianche diventa il rivelatore da cui affiorano a poco a poco nevrosi, risentimenti e rivalita, mentre le parole si fanno sempre piu velenose, sempre piu acuminate, fino a ridurre in macerie la fragile impalcatura di un rapporto fondato sull'egoismo, la vanita e l'ipocrisia. Yasmina Reza, di cui conosciamo la penna affilata e lo sguardo chirurgico, tocca in questa commedia nera vette di comica crudelta, si diverte e ci fa divertire - perche ridiamo molto, anche se sempre piu a denti stretti, a mano a mano che da sotto la maschera buffa del theatre de boulevard vediamo spuntare la malinconia.
Anonimo -