Questo breve racconto costituisce la terza ed ultima avventura di Tullio (alter ego dello scrittore) dopo aver scoperto di esser entrato nella fase esistenziale dell'"Attempato". Tullio vive, infatti, una grande crisi di mezza età che lo priva totalmente di energie vitali e a cui tenta di sfuggire con diversi sotterfugi. In "Arzillo" il protagonista incontra come per magia un bizzarro e bislacco personaggio che lo convince a recarsi in una strana clinica siberiana, più simile ad un penitenziario di massima sicurezza, dove uno scienziato di grande fama internazionale conduce esperimenti su vecchietti speranzosi di riacquistare la giovinezza perduta. In quello strano e lontano luogo anche Tullio tenterà di trasformarsi in "Arzillo" anche se la verità pian piano verrà alla fine a galla, facendogli comprendere che, purtroppo, è impossibile eludere le leggi naturali dell'invecchiamento. Si affronta nel racconto un tema molto serio e profondo ma con grande ironia e molto humor, come sempre accade in tutti i libri dell'autore.
Anonimo -