Cominciano con un po' di imbarazzo, le indagini del commissario Mancuso, costretto dalla sua Giusi a occuparsi dell'uccisione del cane di una anziana signora: una donna d'altri tempi che vive in ciò che le è rimasto di una villa settecentesca fra ricordi legati alla Targa Florio, "la corsa più bella del mondo". Ma la vicenda prende subito una svolta drammatica, e il caso diventa serio. Un flashback ci catapulta in una storia di molti anni prima, in una Sicilia con le ferite di una guerra appena perduta, agitata da guerriglia e banditismo, piagata da sequestri e omicidi ma con una enorme voglia di normalità che sta per concretizzarsi nel rilancio della gloriosa Targa. Ed ecco che il presente con i suoi misteri, e il passato con il carico di terribili segreti e tragedie dimenticate, si intrecciano fino a convergere nella sorprendente soluzione in un incandescente finale mozzafiato. Tensione, atmosfere e luoghi splendidamente resi, riferimenti a fatti reali, momenti di umorismo e personaggi efficacemente scolpiti sono le cifre di questo affascinante giallo risolto con la maestria a cui il commissario palermitano ci ha abituati.
Anonimo -