"La verità è che vi sta bene così; l'incerto futuro vi mette paura. Per quale motivo dovreste immischiarvi in situazioni in cui rischiereste di perdere la vostra comoda privilegiata esistenza? No, sono solo parole, non muovereste un solo dito per cambiare le cose. "
Continua il viaggio a tappe di Athena, Pechino e Washington i focolai nei quali il sistema si annida, e nelle quali si scatena la spedizione punitiva della protagonista del racconto che, come l'eroina alla quale si identifica, si erge a paladina delle ingiustizie:
"La donna schiude gli occhi e, come per magia, si ritrova con la lancia nella mano destra e nella sinistra lo scudo, sulla testa indossa l'elmo. Esplode tutta la sua forza, liberandosi dalle mani che la stanno soffocando".
La mitologica immaginaria descrizione, appare oggi, forse lontana dal modo di pensare e di agire di quanti, apatici e rassegnati, spettatori inermi di uno spettacolo squallido e pericoloso, preferiscono subire anziché ribellarsi. Non così Athena, e non chi vede attuale il suo messaggio di ribellione pur non condividendone l'uso della violenza. Fin quando il mondo, governato da un nuovo ordine mondiale, si servirà di un "sistema" prevaricatore per attuare i propri interessi, state pur certi che tante nuove Athena esploderanno in tutta la loro forza. È la storia che si ripete!
Anonimo -