"Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta.
Alessandro Barbero nasce a Torino il 30 aprile 1959 ed è un accademico e scrittore italiano specializzato in storia del Medioevo e in storia militare. Di lui sono celebri le sue lezioni divulgative e appassionate sui temi più importanti della storia, acquisendo la nomea di grande divulgatore.
Della sua biografia sappiamo che dopo la maturità al Liceo classico Cavour di Torino si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in Storia medievale presso l'Università degli Studi di Torino, con relatore Giovanni Tabacco. Successivamente
Anonimo -