Come si vive tra il "non più" e il "non ancora"? Non riconoscersi più come bambini e non sentirsi ancora riconosciuti come adulti pone gli adolescenti in una zona di difficile definizione, dai labili e incerti confini. Un territorio da attraversare rapidamente per sfuggire all'angoscia della mancanza di identità o dove invece indugiare a lungo per godere dei vantaggi di un'identità di gruppo, della diversità se non dell'opposizione rispetto alla famiglia e all'assunzione di responsabilità adulte. La caratteristica di passaggio e di transizione, pur evidente e talvolta spettacolare nell'adolescenza, è considerata dagli autori come esemplare dell'intero sviluppo umano, inteso come un processo e non come una sequenza rigida. Ne risulta una visione dell'adolescenza meno allarmata e allarmante, una nuova attenzione alle numerose manifestazioni di vitalità, curiosità e creatività che i ragazzi ci offrono.
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