"C'era una volta una terra a forma di zampa di coccodrillo. Si chiamava Sundaland e faceva sembrare minuscolo il vicino subcontinente indiano. In quel luogo, dove 10.000 anni fa nacque la rivoluzione neolitica, si coltivò per la prima volta il riso e si fuse per la prima volta il bronzo." ("Eden in the East: The Drowned Continent of Southeast Asia"; Stephen Oppenheimer 1999)
Secondo i geologi, tra 14.000 e 7.000 anni fa, inondazioni cataclismatiche fecero sprofondare sotto il mare gran parte del continente di Sunda.
Molti studiosi sostengono che l'Egitto e la Mesopotamia non furono le culle della civiltà, come si pensava un tempo, ma che lo sarebbe stato il Sundaland, di cui Funan, Champa, Srivijaya, Majapahit e Melaka erano alcuni degli arcipelaghi che divennero regni a sé stanti tra centinaia. Quando la loro terra scomparve, gli abitanti del luogo divennero marinai, diffondendo i loro geni e le loro storie in tutto il mondo.
È interessante notare che in numerose comunità marine locali, sparse nelle migliaia di isole dell'arcipelago malese, sono sopravvissute storie (con variazioni) di regni e città sottomarini. Negli "Annali Malesi" ce n'è una in cui Raja Suran si cala in mare in una "cassa di vetro, con una serratura all'interno e una catena d'oro" per raggiungere una terra "denominata Zeya", sposa Putri Mahtab-al-Bahri, con la quale ha tre figli (che in seguito appariranno sul Bukit Siguntang Mahameru e diventeranno i progenitori della razza Melayu).
Un racconto fantasioso? Senza dubbio. Ma da dove nasce l'idea di regni e città sottomarini?
Anonimo -