La passione, o meglio, l'ossessione di Mattia, protagonista di questo romanzo, è l'ometto, l'hominus herectus. Un uomo non particolarmente brutto, ma basso sotto la media, decisamente peloso e un po' sovrappeso, qualità fisiche che, in contrasto con l'estetica comune, arginano l'oggetto di queste attenzioni in quel grossolano recinto che è l'essenza della mediocrità. Nonostante, o forse proprio a causa di questa mediocrità terribilmente esibita, Mattia si perde nella giostra di un amore che lo svuota e lo tortura. Ironia, acume e un'irresistibile vena sensuale e anarchica fanno di Bestie affamate un romanzo che spiazza fino a sconvolgere e diverte fino alle lacrime, con una narrazione inusuale, artistica e olistica, a tinte forti, spennellata con colori a tempera e musica indie come sottofondo.
Anonimo -