Lisa ha quarant'anni quando decide di dare voce alle sue sofferenze e alle sue gioie. Raccontarsi è l'unico modo per dare un senso a quelle notti insonni trascorse in solitudine tra rabbia e rassegnazione.
Lo fa attraverso il racconto di una vita modesta, trascorsa nella periferia torinese a partire dalla seconda metà degli anni sessanta.
Ripercorre la sua infanzia, rivive gli anni di studio al Conservatorio e le delusioni di un matrimonio che, dietro un'apparente perfezione, cela quello che diventerà il suo latente malessere.
Anonimo -