Il protagonista di Blast, l'italo-francese Polza Mancini, è un clochard obeso e alcolista. Un uomo di trentotto anni intrappolato in un corpo enorme, specchio di violenti tormenti interiori. Lo troviamo in una cella, all'inizio della storia, interrogato da due poliziotti. E accusato di aver fatto del male a una donna, che si trova ora in coma. Lui comincia a raccontare: era un rispettabile scrittore, sposato, con una vita normale. Dopo la morte del padre, ha avuto un crollo psicologico, ha lasciato tutto e ha cominciato a vagare nelle campagne, prendendo a vivere come un barbone. Di tanto in tanto ha dei momenti di "illuminazione", delle allucinazioni-epifanie (il "Blast" del titolo) durante le quali si sente miracolosamente leggero, in armonia e in equilibrio con se stesso... Chi è Polza? Un crudele psicopatico, oppure il testimone di una verità profonda che noi "normali" non riusciamo a vedere?
Anonimo -