Il latino una lingua morta? Gli autori raccolgono in questo testo le espressioni più diverse, cui l'uso quotidiano ha fatto perdere ogni patina di estraneità linguistica, tanto suonano comuni e tanto profondamente si sono integrate nell'italiano di tutti i giorni con sorprendente irruenza: dallo ex aequo degli sportivi all'interim dei politici; dal brevi manu delle bustarelle all'una tantum dello statale diseredato (una tantum così misero che, a Roma, diventò subito una... pocum!); dal mare nostrum prebellico (così infausto in quel possessivo bugiardo) al carpe diem che oggi sembra diventato il motto di tanta gente che tira avanti come può nella situazione difficile e tempestosa nella quale tutti ci troviamo a vivere.
Anonimo -