«Come in un film, scorrono esperienze e ricordi, il "calendario" di mesi e stagioni in cantilene spesso dolci-amare, colorandosi di volta in volta dei toni soffusi di una delicatezza e malinconia a tratti struggente, ancorando per ciascuno il cuore, al di là degli anni e della loro polvere, all'ordinata e semplice, a tratti ingenua, pronuncia della poesia contro il rischio del loro naufragio nel gran mare dell'indistinto e dell'oblio: "per non dimenticare", ecco. Perché date e "occasioni" conservino ancora e per sempre nella scrittura la forza dell'essere stati, lo stigma della loro luce e il segno della fedeltà al fuoco dell'anima che li ha vissuti, protesi allo spazio innamorato di un ascolto.» (Dalla prefazione di Vincenzo Guarracino)
Anonimo -