Celeste è cresciuta, è una donna intelligente, mite e furba. Cammina attenta sopra il filo precario dell'equilibrio, cercando il suo piccolo posto nel mondo. Ma una sera di novembre, a una festa, Celeste traballa, irrompe Nunù e tutto si scompiglia. Inizia un dialogo dicotomico mosso da impeto e ragione, dal cuore e dalla testa. Si aprono varchi bui, diventano voragini e poi pozzo danzante. Riuscirà Celeste a non oltrepassare la soglia dell'abisso che la guarda con la bocca spalancata?
Anonimo -