Un inno alla città di Sofia, una rassegna di personaggi stravaganti, un affresco letterario della Bulgaria all'inizio del XXI secolo. Sedici racconti il cui tema comune non è tanto l'amore - sebbene il titolo possa suggerirlo - quanto la vita nelle sue forme più diverse, anche le più strane e grottesche. Emarginati, alcolisti, delinquenti, collezionisti di vite altrui, vicini insopportabili, amanti insoddisfatti: ecco i protagonisti delle storie di Kalin Terzijski. Spesso li troviamo in situazioni che a prima vista sembrano banali (una passeggiata attraverso la città durante un acquazzone, l'incontro con un mendicante), ma che alla fine si rivelano fondamentali. Terzijski non solo riesce a descrivere con abilità la trasformazione di un uomo ordinario in bestia o a "tracciare" la vita di una persona qualunque, ma possiede anche un eccezionale senso dell'assurdo e dell'umorismo (nero).
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