Ricordo una Preghiera d'un poeta Slavo Polacco che amò la Patria come pochi l'amano: "Noi non vi chiediamo, o Dio, la speranza: essa scende come pioggia di fiori, sulle nostre teste - non la morte dei nostri oppressori: la loro fine è scritta sulla nuvola di domani: - non di varcare la soglia della morte: è varcata, o Signore: - non corredo d'armi potenti: le avremo dalla tempesta: - nè aiuti: il campo dell'azione è aperto oggi davanti a noi. Ma oggi, mentre è cominciato il vostro giudizio nei cieli sui duemila anni vissuti dal Cristianesimo, concedeteci, o Signore, una volontà pura, concedeteci una volontà santa."
Quando le vostre anime, o giovani, saranno capaci di proferire unite quella preghiera, voi sarete ciò ch'oggi non siete, forti di virtù iniziatrice e d'assenso di popolo; e l'Italia, come la invochiamo, sarà.
Anonimo -