Una vicenda che inizia negli anni Trenta del Novecento, in un paese della Bassa Padana. Cà di töcc, la casa dei matti. Povera gente. In quella grande casa vive anche Cristiana, giovane operaia e figlia che deve lavorare duro per mantenere una famiglia numerosa e difficile, con i "figli del popolo" di una madre costretta a prostituirsi e un fratello preda di alcolismo e disagio psichico. Riccardo Lonardi racconta con delicata abilità narrativa una dolorosa saga familiare. A cavallo della guerra, le poche gioie e le tante delusioni di Cristiana si trasformano in un romanzo avvincente dalle tinte neorealiste, che richiama la solida tradizione dei narratori padani novecenteschi, da Bongiovanni a Zavattini.
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