Siamo ossessionati dalla fine del mondo. I millenaristi di ogni tipo ci ricordano che siamo sempre, potenzialmente, sull'orlo del baratro. Il Libro dell'Apocalisse elenca profezie raccapriccianti sulla distruzione della Terra, entrate ormai nel nostro immaginario comune; ma il mondo nel frattempo è progredito e di cause di distruzione ne sono emerse moltre altre, e ben più tangibili. Alcune catastrofi potrebbero essere causate dall'uomo stesso, altre da forze naturali immense, che sono quasi al di là della nostra comprensione, altre dal caso. Il giovane e brillante giornalista Alok Jha elenca in questo libro ben cinquanta apocalissi: cinquanta possibili catastrofi che potrebbero mettere la parola «fine» all'umanità intera, o alla vita sulla Terra, o persino alla Terra in quanto tale. Si tratta di un manuale che, più che spaventare (solo un pochino), insegna. C'è molta scienza nell'apocalisse. Ci sono le estinzioni di massa, l'esito disastroso di una guerra cibernetica o una possibile crisi alimentare globale. C'è anche l'impatto di un asteroide, una definitiva e inappellabile tempesta solare o l'esplosione di un supervulcano. C'è il dottor Stranamore con la sua «bomba fine di mondo» e ci sono molte tecnologie umane potenzialmente pericolose. Possiamo farci qualcosa? In certi casi sì, in altri, francamente no. Scritto in maniera spiritosa e coinvolgente, questo manuale della fine del mondo analizza quanto di vero, di fittizio o di paranoico si nasconda dietro a ogni possibile apocalisse, analizzando e spiegando con chiarezza quel che si sa, quello che si sospetta e quello che potrebbe essere. È un modo per divertirsi, imparando nel frattempo nozioni di genetica, di ecologia, di geologia o di climatologia, e magari anche qualcosa sulle invasioni aliene (sì, ci sono anche loro).
Anonimo -