«Quando gli elefanti litigano, povera lerba». In altre parole, quando lo Stato e il mercato litigano, poveri voi...«Nella modernità liquida raramente una cosa mantiene la sua forma abbastanza a lungo da ispirare fiducia e da solidificarsi in affidabilità. Camminare è meglio che rimanere seduti, correre è meglio di camminare e fare surf è ancor meglio di correre». La tempesta perfetta provocata dallattuale tsunami finanziario si è abbattuta sulla società liquida di consumatori che aspettava soltanto una nuova onda su cui `surfare. Ad andare in pezzi è lutopia dominante di questi anni, quella che vedeva il dominio di un mercato capace di autoregolarsi, in cui esisteva soltanto un contatto armonioso tra chi vende merci e chi le acquista. Una fede che assegnava al credito al consumo un ruolo `magico, finanziando tutti senza alcuna precauzione, declassando lo Stato semplicemente a garante della fluidità di questo scambio. Lo stesso è avvenuto per la cultura il cui slogan è diventato «massimo impatto e obsolescenza immediata»: le idee si sono trasformate in merci da accatastare sugli scaffali di un supermercato globale dove devono attrarre lattenzione dei consumatori immediatamente ed essere sostituite in pochissimo tempo. Nella fase `solida della modernità un sistema culturale doveva offrire norme rigide e narrazioni coerenti alle quali conformarsi, nei nostri tempi liquidi, allopposto, suggestioni ed emozioni che seducono e non implicano obblighi e responsabilità. Una massa di informazioni e di sapere colorata e affascinante, pronta a soddisfare bisogni sempre più parcellizzati ed individuali, in cui non esiste una gerarchia centrata sullimportanza e la qualità.Zygmunt Bauman, con la consueta chiarezza e grazie alluso di metafore potenti, mostra come la crisi attuale non riguardi soltanto leconomia, ma la capacità stessa della nostra società di trasmettere conoscenza e valori attraverso leducazione. Una sfida incomparabile con quelle del passato e destinata a segnare il nostro futuro: «larte del vivere in un mondo più che saturo di informazioni deve essere ancora acquisita. E ancor di più lo deve la ben più difficile arte di educare gli esseri umani a questa vita».
Anonimo -